PRIMA DI ANDAR VIA

È da un pò
che sono fermo a fissarla…
la porta.
È chiusa
di vetro grigio fumè e
dietro cui intravedo il suo scrittoio.
Tutto è così fermo
livido e insapiente.
Il cuore dibatte e
la mente inciampa
a ricordar i suoi tailleur a pelle
che tanto ci onoravano al suo cospetto.
Il ricordo ora
della sua indomita solerzia e
del suo arguto incedere fra i piani
rinvigorisce il rispetto e l’ammirazione di chi in lei
si è fatto scudo e saldo esempio.
Quante volte ci ha sorriso e
quante altre ci è stata affianco
come in squadra
noi e lei
il nostro baluardo.
È giunto
il momento per un suo miglior intendimento e
di questo noi ne siamo pure lieti
sapendo che si farà valere ed amare come ha fatto qui da noi.
Indomito
mi accingo a guardar in stanza
per capir non si sa mai
che non sia una burla e
qualora come credo
non lo fosse
sappia che volevo salutarla e sentirmi dire
ancora una altra volta:
A DOMANI E SCHIENA DRITTA.