IL POSTO
…e ritorno al campo.
E’ verde e
di primule nuove
fresche rifiorito.
La vecchia torre è lì
che offre
alla poiana ritta e impettita
il costone est
rinsavito dalla gentile e
opaca ancora
luce del mattino.
Resto.
La rugiada della notte e
il lontano fragor del mare
risveglia
i ricordi ormai assopiti
dal tempo.
Ebbrezza mia
schiudo il cuore e
ti spingo con la mente
alla torre.
L’attimo si dilata e
si fa eterno
nell’insano gesto.
L’aquila è rapace
ad aprire le ali al vento e
oscurare
la luce tutto intorno.
Nella presa
credo di soffrire e
mi preparo a gustar
l’ultimo respiro.