MAGICHE PAROLE
<< Non parlare male, l’Anima ti sente. Usa parole delicate e rifuggi gli improperi. Le parole sono segni che scalfiscono lei stessa >>
Marino Congedo
Spesso le parole, le più belle, quelle altisonanti, quelle impronunciabili, non le decliniamo di buon grado, pur essendo le migliori a definire i sentimenti.
Per me, è ancora più difficile, a causa della esagerata emotività di cui spesso sono succube.
Mi capita infatti, che incappi su qualche parola particolarmente ingarbugliata di vocali e consonanti, per crearmi i primi impedimenti alla pronuncia.
Cosa questa, che non mi fa desistere dal privilegio di trascriverle e ripercorrere il pensiero che le ha generate…
Nell’attesa, così, di un tramonto e dei vapori dei glicini e dei fiori di ibis, capita spesso di lasciarmi accarezzare dai suoni lusinghieri nel declamarle…
Come un abile pianista si appresta al suo pianoforte, così io mi approccio al mio scrittoio con l’animo certo di chi sa già ne resterà appagato…
La sedia è sempre la stessa, nerboluta e ben stanziata sulle gambe, mi fissa e, rigida nella sua arcaica postura, si prepara ad accogliere il mio peso.
Di lì a poco nasce una duetto silenzioso tra me, che esprimo e ne gusto le parole e lei, che si mostra attenta e interessata alle mie disquisizioni.
Tutto si fa magico.
Si sentono i respiri scendere e permearmi dentro.
Ad ognuno d’essi equivale un senso di riconoscenza ed estasi gioiosa.
Le piante e i fiori del mio giardino paiono percepire l’atmosfera lieta attorno a noi e accorrono solerti a prender parte.
L’Anima, è lei che parla, si pone al centro a conversare ed ognuno ha qualcosa da riferirle.
I profumi e i riflessi aspersi sulle gocce di rugiada divengono parole e segni tangibili di presenza all’incontro di piacevoli emozioni.
Onorato e amabilmente fausto è il mio prenderne parte, che per non cedere alla retorica m’alzo e mi allontano…