L’AVIERE

L’adrenalina cambia stato e
si fa aria.
Permea i visceri e
la pelle.
I motori sono accesi.
Urlano assennati e
reclamano per sé
l’onnipotenza.
La pista ansima sbuffando.
Il sole s’affaccia e
sbiadisce il panorama.
Il cuore
si agita all’attesa.
Cambiano i rumori.
L’aereo urla e
graffia
l’asfalto nero del tracciato.
È veloce
si fa bello e
sfida il vento.
Giunge lesto al capolinea.
Impenna e
scordandosi del suo peso
abbandona il suolo
che respira finalmente.
Lo accompagno e
lo dirigo con lo sguardo
giacché non scorgo nella cabina
alcun umano che guidi il suo decollo.
Vola alto e
non si cura del pericolo.
Vira un poco a destra e
poi sparisce
avvolto dalle nubi.
Ho lasciato a bordo i pensieri
che facevano zavorra.
Sono ora più leggero.
È certo… tornerò ancora
a far l’aviere.