FINIRÀ… FINIRÀ CHE NON CI LASCEREMO MAI
L’estate è alle porte, quelle al confine con le città laboriose e solerti del solito tram tram di due ragazzi rapiti al canto delle sirene.
Gli occhi appassionati dei due traboccano di umori salati e schiudono il baratro a lagrime che odorano di amore.
Tempesta trema all’idea di bruciare i sogni vaneggiati tra le braccia di Eraclito.
Eraclito si impettisce e facendosi incontro a lei ricrea un angolo di riparo tra le sue mani e il mento.
Così vicini i cuori riprendono a parlarsi.
Eraclito è un ragazzo atipico e scaltro, che non teme di vivere le proprie spinte emozionali, ma anzi, accoglie quelle di Tempesta e le trasforma in chimere e incanti.
Le si avvicina e facendole sentire la morbidezza delle sue labbra sulla pelle liscia del collo di Lei, le fa:
– Finirà…
Certo che finirà…
Le cose belle non durano in eterno
perché l’eterno è un concetto che non appartiene a noi uomini in quanto esseri di natura corrotta e imperfetta.
Soddisfatto e pago dall’efficacia del concetto, continua dicendo:
– Io credo, però,che il nostro rapporto possa solo morire con noi.
Nulla e nessuno saprà o potrà decidere per esso, giacché non ce ne stancheremo,
ma insieme lo costudiremo come natura del nostro volere e delle nostre intime passioni.
Quando i miei occhi guardano i tuoi,
non si chiedono quanto tempo resterà ancora a loro per godere della reciproca presenza.
In quei momenti gli attimi sfuggono
dal concetto di tempo per diventare eterni.
Ecco…
tu mi regali attimi eterni che rendono immortali le emozioni…
tu mi dai la leggerezza di poter spiccare il volo oltre i Monti più alti per seguire i tuoi passi…
Non mi importa di sapere quando questo tempo finirà…
quando la pioggia cadendo appesantirà il mio corpo e mi farà cadere…
Voglio solo abbracciarti ora e baciarti per poi sentire il tuo respiro e il mio, divenire un unico sospiro.