IL FOGLIO… MARC E MARIANNE

-Vieni. disse Marc come faceva sempre, porgendole la mano.
Quel gesto, tanto prevedibile, si colmava in un attimo di tanti respiri sospesi a tendere di più il filo a cui erano legati.
Di colpo la vertigine spariva e il dirupo diventava più nero,
sparendo.
-Abbracciami. alitò e scongiurò Marianne.
L’orecchio di lei rifuse sul petto di Marc e vi restò attimi eterni.
Lo ascoltava… avrebbe fatto qualsiasi cosa, lui le avesse detto.
Si capiva, che il tutto intorno, per loro, era oramai mutato.
Le luci, colorate e intermittenti, dei night si dissolvevano in bagliori e il vociare della movida sfumava in un coro di invidiosi pubblicani.
Il foglio di carta tremava e restava segnato ad ogni bacio e ad ogni lettera d’amore.
Marc mordeva la pelle di Marianne e assaporava la sua bocca nel suo interno.
Un’alone di luce presagiva l’accendersi d’un fuoco e la mano si affrettava a diriger meglio la penna.
Si tenevano forte come se temessero di perdersi e si creavano parole sul foglio di trepidanti emozioni.
Si baciavano sfiorandosi gli occhi e respirando insieme aria di nuovi sapori.
Era da tempo che si volevano così, in amore e passione.
Era bastato un foglio, una penna e il mio ardore.