DUE STELLE… UNA LUCE

Ehi mamma, come stai li?
Sai, papà dice che sei la stella più luminosa del cielo.
Ha detto che quando il cielo piange è perché ti manchiamo.
Mamma, anche tu mi manchi, ma papà non mi fa stare più con la finestra aperta, dice che potrei ammalarmi.
Mamma, a volte trovo papà davanti alla finestra, a guardare le stelle, e piange. Allora io mi siedo di fianco a lui e lo abbraccio, nel silenzio, lasciando che i nostri singhiozzi si mischino. A volte penso di essere un peso per papà, perché gli ricordo te. Poi piove, e forse ci senti. Non essere triste mamma, a volte ci manchi ma noi stiamo bene.
Eravamo così uguali mamma, ma tu hai voluto cedermi la tua forza. Ho vissuto anche per te mamma, ho lottato ogni secondo della mia vita anche per te perché so che il tuo spirito combattente avrebbe fatto lo stesso.
Ho imparato però che le mamme diventano stelle quando partono.
Sai, a volte nel periodo delle stelle cadenti ho paura che tu scompaia, allora rimango davanti alla finestra, seduta sul davanzale, a controllare che tu rimanga lì.
Ho sperato di ritornare a guardare le stelle con te mamma, ma ormai sembra non essere più possibile. I medici hanno detto che non mi aiuteranno più ad alzarmi dal letto per avvicinarmi alla finestra, hanno detto che sono troppo debole.
Sei stata la mia stellina custode fino ad ora, ma ora non sarai più triste mamma, da oggi non sarai più sola.
Mi sono spenta come te mamma, stanca per la lunga lotta, ma col sorriso in volto, sapendo che finalmente sarei potuta stare insieme a te di nuovo.
Ora due stelle, sospese nell’infinito abbraccio del cielo, danzano in armonia, raccontando segreti in un silenzio luminoso.
G. Congedo