UNO STRANO AUTUNNO

Sono io che cammino.
È un viale
di alberi dai grandi e
antichi fusti
che sono lì da sempre.
Se guardo in alto
vedo un cielo terso e
luminoso.
I miei passi
non avvertono alcun attrito
o crepitìo
giacché proseguo su un letto
di morbide foglie d’oro.
Non vedo i miei piedi
né avverto alcun tipo di costrizione
che non mi lasci proseguire
anzi…
È tutto troppo bello atipico e
rilassante.
Davanti a me
più avanti
un arco di luce.
Ne sono certo.
Apparirà qualcuno a chiamarmi…
ma non ora.
Distolgo lo sguardo e
apro gli occhi.