2 NOVEMBRE

Antica porta
a blasone del regno
di caduti e tumulati
intima
silenzio agli avventori e
ai forestieri.
È terra di loculi
di chi un tempo
è stato titolo
dei necrologi cittadini.
All’ingresso
in turno di servizio
solo gatti
che a picchetto e vigilanza
prima uno e
poi a due a due
avallano
l’ingresso circospetti.
Indugiano altezzosi e
alteri
sulle soglie delle tombe.
Il percorso è ormai
avviato e stabilito
verso i defunti
pertinenti.
I passi
se pur prudenti
risuonano
come cingoli all’ombra
dei cipressi perpetui e sempre verdi
dei viali.
L’aspetto del luogo
inanimato e taciturno
non spiega
i sussulti dell’animo
ai richiami
dei volti immobili sulle lapidi marmoree.
La mente cerca invano
di rifuggir dai loro sguardi
considerando meglio
le date del trapasso e
ancor più l’avvicinarsi della mia
a quello loro.