ALONI

È giunto
l’inverno e
il tempo dei rimpianti.
Il melograno
del giardino spoglio e
seminudo
raccoglie e brama a sé
i respiri della stanza.
La finestra a nord
s’ingrigisce e
diviene cortina
ai sospiri
di amori elusi e
non goduti.
L’anima
scalpita e si rifugia
alla vista di un presagio
di tormenta.
Le braccia
si intrecciano e
mimano un abbraccio.
Il vetro esanime
raccoglie aliti e
gronda di vapori
che occultano
la burrasca.
L’onta dell’addio
si fa pesante e
mi esorta
a rigar la superfice.
Una lacrima
nasce e
scivola lesta
e congiunger le mie
a quelle dell’alone.