ONIRICI PRESENTIMENTI

È un uomo
quello ritto alla fermata.
È poco alto e
dai riflessi un po’canuti.
Ha il capo chino e
veste bene.
Per un po’ lo guardo
sicché si volta.
Ha occhi scuri
come orfani di ricordi ed
esangui di emozioni.
Alla sera poi
i suoi lineamenti
si fanno indefiniti e
il corpo appare più compassato e
astratto.
Temo allora di guardar meglio
per capire ciò che aspetta
giacché intendo
che son io quell’uomo
che mi appare in sogno.