L’ULTIMO PIANTO DELLA SERA
Senza te
cos’è la vita.
Svanito è
l’odore del tuo petto
nel buio cupo e
duro della stanza.
Ora il letto
mi ripudia
mentre aspetto
che la tua voce
attraversi le mura e
chiami il mio nome
rompendo l’incanto
di questo silenzio
angoscioso.
Sono pronta a gridare:
– Avanti avanti entra!
Ma la pioggia
si fa più intensa e
sbatte forte sui vetri.
Ha voglia di entrare.
È solo acqua
che lava i miei occhi
che bagna i miei fiori
che dilata i pensieri e
mi lascia affogare.